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L’EDUCAZIONE, #recensione

Non riesco a trovare le parole per descrivere la magnificenza di questo romanzo. Tara Westover racconta una storia, la sua storia. Ed è talmente sconvolgente da sembrare impossibile. Eppure ogni parola, ogni sentimento esposto e messo a nudo, ogni evento narrato è intriso di verità. È la sua verità: ignorata, negata, travisata, allontanata, messa in dubbio e infine cercata con la disperazione di chi ha bisogno di vivere, di pensare con la sua testa, di essere parte del mondo. Di respirare, finalmente. Anche se per farlo occorre tranciare via tutto, o quasi.

Tara è una mormona, la cui famiglia, a differenza dei tanti mormoni che conosce e che predicano ogni domenica a messa la parola del Signore, si incanala all’interno dei precetti, facendoli propri con veemenza e testardaggine. Isolata dal resto del paese, la famiglia Westover rispetta rigorosamente i canoni di vita imposti dal padre bipolare, proprietario di una discarica. Niente scuola per i suoi figli, niente medici per chi sta male. Nessun capo d’abbigliamento che possa lasciare scoperta una parte della pelle, nessun libro che non sia quello di Mormon.

Tara e i suoi fratelli, incapaci di inserirsi in una società che percepiscono nemica, aiutano il padre a raccattare ferri e materiale di scarto, sottoponendosi spesso a pericoli che solo raramente sono in grado di vedere. Pendono dalle labbra del genitore, temono l’ira del Signore e si attengono scrupolosamente alle regole imposte. Fino a quando qualcosa non apre un piccolo varco nella loro mente. Un varco che verrà ottusamente richiuso e rinnegato da alcuni di loro, e che verrà alimentato fino a divenire una voragine, dagli altri.

La Westover racconta tutto con sincerità disarmante, prendendo il lettore per capelli e trascinandolo vigorosamente tra le pagine. Leggimi, ascolta la mia storia, sembra dire. È assurda, eppure in qualche modo sembrerà la tua.

Sembra la tua, sì. E non perché tu abbia vissuto qualcosa di anche lontanamente simile, ma perché questa strepitosa, sensazionale, meravigliosa autrice con le sue parole letali, con i suoi dubbi e le sue emozioni contrastanti, con il suo coraggio nel mostrare ogni ferita, ogni errore (anche suo), ogni dubbio, ogni perplessità, sovrappone la sua ombra alla tua. I suoi errori diventano i tuoi. Le sue risate isteriche le senti esplodere sulle tue labbra. I suoi polsi spezzati arrecano dolore ai tuoi. A te, che ti dimeni con lei per sfuggire alle grinfie dei prepotenti. A te, che una, dieci, mille volte nella vita hai pensato di essere sbagliata, dopo aver trascorso anni a credere di essere nel giusto. A te, che ti senti fuori posto e cerchi di aggrapparti a ogni appiglio, anche se è un covo di rovi. A te, che pensi di essere carbone e invece sei diamante.

A te, che leggi la storia di Tara e senti di volerle bene. Perché hai sentito bruciare sulla pelle le sue sconfitte e le sue ferite. E perché, a ogni sua vittoria, ti sei sentita librare in alto, caparbia e fiera, spaventata ma finalmente libera.

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